Gli Acquedotti fra di noi

Mentre camminiamo, ogni giorno, senza accorgercene, in realtà passiamo vicini a cose, oggetti, monumenti che son lì da migliaia di anni. Più o meno riadattati nei secoli.
L’acquedotto è così detto poiché fu costruito dall’imperatore Traiano nel 109 d.C. e venne restaurato da Papa Paolo V nei primi decenni del 1600.
Dopo aver costeggiato la via Trionfale, esso si lancia lungo la Pineta Sacchetti, quindi si rende visibile a piazza Irnerio (nel giardinetto dietro il giornalaio, vedi foto) per poi puntare a piazza Carpegna dov’è il centro di diramazione con uno bello stemma proprio di Paolo V.

A piazza Carpegna si divide.
La parte principale si dirige lungo l’Aurelia Antica per sfociare nel fontanone del Gianicolo (nel tragitto è visibile all’interno del Casale di San Pio V e davanti a Villa Pamphilj).

Una diramazione scende lungo la Madonna del Riposo, si rende visibile poco dopo il San Carlo, all’incrocio con via Anastasio II (vedi foto), per terminare la corsa nella città del Vaticano.

(g.c.)

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