La cisterna-cappella di Galeria – 2000 anni di storia

La struttura della cisterna di epoca romana si trova presso il Monte del Nibbio, sulla sinistra della via Galeria (direzione Bracciano), a poca distanza dalla città morta di Galeria.

La struttura ci era già nota da alcuni appunti dello studioso Giuseppe Tomassetti (probabilmente in un’edizione della sua opera del 1913) e da alcune foto di John Ward-Perkins della British School at Rome (scattate fra il 1954 e il 1968).

La doppia cisterna venne usata dagli agricoltori Romani, circa 2000 anni fa, per motivi di approvvigionamento e conservazione dell’acqua; con il decadere della potenza romana il suo uso cambiò radicalmente. In epoca medioevale (800-1200 d.C. a una sommaria supposizione) essa fu riconvertita a chiesa o cappellina a favore d’un insediamento che fioriva nei pressi.

Di tale riuso fanno fede alcuni labili resti di pittura a fresco che possono, pur a stento, intuirsi. Purtroppo, e questo è un crimine dolorosissimo, l’affresco principale che ancora Ward Perkins aveva agio di fotografare è stato trafugato da alcuni vandali.

L’affresco in una foto di Ward Perkins

Il pavimento, una volta liberato da uno spesso strato di polvere e terra che lo opprime, potrebbe rivelare altre sorprese; serve, però, una prima messa in sicurezza.I resti bimillenari di tale capolavoro dell’ingegneria romana e della profonda fede cristiana ci svelano la profonda continuità della vita in tale antichissima parte di Roma: dall’etrusca Careiae ai Romani al Medioevo, fra la direttrici Cornelia-Boccea e Clodia-Braccianense.

(g.c.)

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