Boccea, via Albergotti. Sulla desta della via, fra i due parcheggi alle spalle del distributore ENI di via Domenico Tardini, si trova una larga striscia di cemento.
Su tale striscia, se fate un po’ d’attenzione, potrete osservare una piccola piramide, resa quasi invisibile dalle erbacce.
E chi ha messo lì un tale inconsueto manufatto?
Nientemeno che le istituzioni preposte alla salvaguardia delle emergenze archeologiche: per segnalare che – proprio lì sotto – si trova un tesoro; un tesoro storico: l’Acquedotto Traiano Paolo (Aqua Traiana o Acquedotto Paolo o dell’Acqua Paola).
L’acquedotto costruito dall’imperatore Traiano restaurato da Papa Paolo V.
L’acquedotto scende dal lago di Bracciano (lacus Sabatinus) verso il nord di Roma; arriva alla Giustiniana e poi, sotterraneamente, segue l’attuale via della Pineta Sacchetti. Emerge, quindi, con una bella serie di arcuazioni, presso l’attuale via del Casale di San Pio V per terminare al Gianicolo (porta San Pancrazio).
La piramide di via Albergotti a Boccea, quindi, indica il percorso dell’acquedotto in quella zona.
Ma vi sono altre piramidi simili?
Sicuramente.
Eccone alcune (fra le tante), come da sopralluogo di Ennio De Risio:
“Arrivando da nord (dalle sorgenti) si trova una grossa piramide fra la via Cassia e la ferrovia che si trova sul lato destro, poco prima dell’incrocio con via A. Labranca e la Giustiniana“.
“Si trova, quindi, una piramide poco prima della stazione di Ottavia, fra la via Trionfale e l’area parcheggio, quindi sul lato sinistro della carreggiata. In qualche punto a monte – quindi – l’acquedotto passa sotto la strada intersecandola“.
“Un’altra è in corrispondenza del “Casello Km 12”, nell’area interna a “Ditta Magnante- tutto per l’edilizia”, in un’aiuola, decisamente visibile per il passante“.
“Poi ci sono i “pozzi di ispezione” a forma di garitta, con una porticina di ferro per scendere nell’acquedotto: una è davanti alle case in corrispondenza dell’incrocio via Ipogeo degli Ottavi – via Trionfale, l’altra è su via Assarotti, incrocio via A. Gabelli (Osteria Carina)“.
Un altro pozzo di ispezione si trova davanti a Villa Carpegna, nel largo spazio spartitraffico.
Fotografie di Ennio De Risio
(g.c.)
Incredibile!
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