Pinacci Nostri: la street art dal basso a Primavalle-Pineta Sacchetti

Per indole sono sempre stato estraneo agli entusiasmi.
L’esperienza di Pinacci Nostri (pinaccinostri.org), invece – che nasce poco dopo quella, squisitamente primavallina, di Muracci Nostri (su cui un prossimo post) – ha sempre trovato la mia naturale approvazione.
Anzitutto perché condivido il fondo concettuale che li muove.
Nonostante operino presso la Pineta Sacchetti, essi si sentono di Primavalle. Per precisi motivi storici. Come è scritto nell’introduzione della loro brochure (potete scaricarla qui: brochure Pinacci Nostri): “… prima che la borgata mussoliniana fosse realizzata, a ridosso di via della Pineta Sacchetti c’erano un Casale di Primavalle, una vaccheria di Primavalle, una via di Primavalle e una piazza di Primavalle. Questo nucleo abitativo originario, riportato nel murale di Maurizio Costanzi, aveva fatto parte dell’antica tenuta di Primavalle, una vasta area agricola di proprietà del Capitolo di San Pietro già dal 1500, compresa fra via Boccea, via della Pineta Sacchetti e via di Torrevecchia, grosso modo i confini dell’attuale quartiere Primavalle Q. XXVII“.

Piazza di Primavalle
L’antica mappa della tenuta Primavalle nel murale di Costanzi-Mosca

In altre parole: parte della Boccea (rione Forte Boccea), Torrevecchia, Pineta Sacchetti e la borgata di Primavalle, coi suoi lotti, costituiscono entità solo apparentemente scollegate: in realtà esse sorgono su un territorio che è rimasto unitario e intatto da numerosi secoli (ab immemorabili, come scrive lo storico Alexis Gauvain).
E su questo non si può che essere d’accordo.
Il secondo motivo per cui guardo con simpatia alla loro esperienza è la qualità delle opere: Sgarbi, Loiodice, Beetroot, Carloni, Piskv, Leone, Carpino, Atoche, Ambrosetti, Roncaccia, Carpino assicurano una resa molto alta, che si sposa, a volte, con la forza della rievocazione storica-locale:
– il murale su Franco Califano, che abitò in zona per molti anni (Non escludo il ritorno)
– il murale su via Pace e Lavoro (attuale via San Melchiade Papa) che fu realizzata con uno sciopero a rovescio
– il murale Pineto liberato, un omaggio alle lotte per la salvaguardia di tale polmone verde (ricordiamo: nel 1957 c’era già un progetto per la sua elinazione in luogo di un complesso residenziale)
– il murale di Sabellico su piazza di Primavalle-piazza Pio IX e quello di Roncaccia su piazza Pio IX
– il murale di Costanzi e Mosca, già ricordato
– il murale di Loiodice, Bellezza d’altri tempi, su una signora che ancora abita nel quartiere

Non escludo il ritorno
Beetroot, Non escludo il ritorno
Carloni una nuova alba a Pinacci
Alessandra Carloni, Una nuova alba a Pinacci
Loiodice Bellezza d'altri tempi
Tina Loiodice, Bellezza d’altri tempi

Gran parte dei murales realizzati, con una bella introduzione alla storia del quartiere potete, potete trovarla nella brochure edita da Pinacci. Cliccate sul link sottostante per il download:

Brochure Pinacci Nostri

(g.c.)

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